Alzato il sipario su nuove mostre alpine. Ecco dove

8 Maggio 2024

In attesa di quelle che inaugureranno proprio nei giorni dell’Adunata, ha aperto i battenti in città una bella rosa di mostre a tema alpino. Vediamole.

Stamperia d’Arte Busato (contra’ Porta Santa Lucia, 38)

Gli Alpini e Vicenza (fino al 19 maggio), a cura di Galliano Rosset

Nell’antica bottega vicentina, una personale del pittore e disegnatore (ma anche ceramista, storico, scrittore, scenografo e tanto altro) alpino Galliano Rosset. Profondo conoscitore della cultura popolare berica e veneta, è anche l’autore delle speciali cartoline postali di questa Adunata. In mostra oltre 40 tra acquerelli e litografie sullo stretto legame tra la città e i suoi Alpini.

 

Oratorio dei Proti (contra’ Oratorio dei Proti, 3)

Il Profugato nel Vicentino e oltre (fino al 19 maggio), a cura di Tiziano Zigiotto

Un altro risvolto della guerra, un altro genere di ferita. Immagini, documenti e testimonianze raccontano il dramma dell’abbandono, nella primavera del 1916, in seguito alla Strafexpedition, dell’Altopiano di Asiago da parte della popolazione (migliaia di persone), rifugiata nei Comuni e paesi del Basso Vicentino. Una storia di accoglienza, ma anche di difficoltà di integrazione. E di tanto dolore: “E io mi sento come una foglia in autunno, ma fuori del tempo…, come tante altre foglie, sospese nel vento, vado vagando dove…non so dove…”

 

Palazzo Cordellina (Biblioteca Civica Bertoliana-contra’ Riale, 12)

Lontani da ogni bene, dispersi nel silenzio, prossimi alle stelle. In viaggio con Giulio Bedeschi e le Centomila gavette di ghiaccio (fino al 2 giugno), a cura delle Biblioteca Civica Bertoliana

Il titolo è una frase di Bedeschi, medico, scrittore e ufficiale della Julia, che descrive la sofferenza, l’orrore e l’irrazionalità della guerra. In mostra, le fotografie originali che illustrano il romanzo Centomila gavette di ghiaccio dello scrittore vicentino, commentate da brevi passi del romanzo. Un viaggio nel gelido orrore bianco della steppa russa nell’inverno 1942-43, per ricordare la disperata marcia di centomila poveri disgraziati in fuga verso Ovest.

 

Museo Naturalistico Archeologico (contra’ Santa Corona, 4)

La guerra tra i ghiacci dell’Ortles (fino al 19 maggio), a cura di Giuseppe Magrin

Una trentina di pannelli con foto d’epoca selezionate per ripercorrere una delle pagine più eroiche della guerra alpina che, a fine agosto 1917, portò alla riconquista della Cima del Trafojer (3.553 m), nel gruppo dell’Ortles. Si trattò di un episodio emblematico del valore alpinistico-militare delle Truppe Alpine. L’ingresso è libero solo nei giorni dell’Adunata.

 

Villa Tacchi (viale della Pace, 89)

Gli Alpini su La Domenica del Corriere (fino al 12 maggio), a cura di Gian Paolo Marchetti

Dalla collezione personale di Marchetti, si ammirano le stampe originali di un centinaio di copertine de La Domenica del Corriere. A firma del pittore arzignanese Achille Beltrame, divenuto famoso proprio per le sue illustrazioni sullo storico supplemento settimanale del quotidiano nazionale, raccontano la storia degli Alpini dal 1899 al 1945. In mostra anche altre pubblicazioni.

 

IFMS-International Federation of Mountain Soldiers (fino al 12 maggio), a cura di Alessio Granelli

La Federazione Internazionale Soldati della Montagna riunisce le associazioni nazionali di soldati -in armi, congedati, nella riserva o a riposo- con specifico addestramento montanaro. L’Italia vi è rappresentata dall’ANA. La mostra documenta la mission dell’IFMS: mantenere la pace nella libertà, tutelare i diritti dell’uomo, onorare la memoria dei caduti, mantenere un legame tra soldati di montagna, trasmettere il valore del rispetto alle future generazioni.

 

Museo del Risorgimento e della Resistenza (viale X Giugno, 115)

Giuliano Gozi alpino Sammarinese ( fino al 12 maggio), a cura di Paola Barbara Gozi

Mostra dedicata alla storia di Giuliano Gozi, studente universitario sammarinese, che seppur non tenuto ad arruolarsi, volle partire volontario nella guerra 15-18, a fianco dei “fratelli italiani”. Il Tenente del 3° Reggimento degli Alpini è pluridecorato. Ancora sottotenente, combattendo sulle Tofane ottenne la medaglia di bronzo al valor militare, il primo di una serie di riconoscimenti. A curare con devozione la mostra dedicata allo zio, e ad altri sostenitori sammarinesi, è Paola Barbara Gozi, che qui lo riporta “a casa”, visto che Gozi combatté sia sul Grappa che in Valdastico.

 

Vicenza nella Grande Guerra (fino al 2 giugno), a cura del Museo del Risorgimento e della Resistenza

Una mostra storico-fotografica (collegata a quella allestita a Quinto Vicentino, si veda sotto) di approfondimento che trasporta il visitatore nella città di Vicenza durante il primo conflitto mondiale con documenti e foto del generale Achille Papa sul fronte del Pasubio e foto di Matteo Galvanin.

 

Villa Thiene (Quinto Vicentino-piazza IV Novembre, 2)

Vicenza nella Grande Guerra (fino al 19 maggio), a cura di Matteo Galvanin

Nelle soffitte della splendida dimora a firma del Palladio, è aperta il sabato e la domenica una mostra dedicata alla storia del Vicentino e di Vicenza durante il primo conflitto mondiale. La mostra comprende copertine de La Domenica del Corriere disegnate da Achille Beltrame, residuati bellici recuperati nei campi di battaglia e la collezione di fotografie storiche di Alpini quintesi ritratti in servizio di leva.

 

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